Un
esempio di rinascita, di tenacia e di forza.
Ecco chi è
Michele Biglione, un ragazzo centallese che non ha mai smesso di crederci e ha conquistato i
Giochi Paralimpici Invernali Beijing 2022. Nel 2019 un incidente in moto lo ha costretto alla perdita della gamba sinistra ma grazie ad un incontro con l'allenatore della Nazionale di
Sci Nordico, Michele è riuscito a riprendere in mano la sua vita. Da poco più di un anno è Atleta nella categoria sitting e ha esordito nella sua prima gara olimpica con una 18km. Adesso è tempo di pensare a Milano-Cortina.
Ancora una volta SoFood! ha avuto l'opportunità di conoscere meglio la storia vincente di un ragazzo che nonostante la presenza di periodi più o meno difficili è riuscito a raggiungere i propri obiettivi.
Prima dell’incidente, praticavo snowboard e altri sport amatoriali ma nell’estate del 2020 ho conosciuto l’attuale mio allenatore Duilio Friz, nonché allenatore della Nazionale di sci nordico. E’ per la sua caparbietà che ho iniziato a considerare questa disciplina come nuovo obiettivo iniziando piano piano a scoprire il mondo paraolimpico. A ottobre 2020 ho provato per la prima volta in pista e da gennaio ho iniziato gli allenamenti affiancando i ragazzi Azzurri. Grazie a quelle esperienze ho capito che potevo realizzarmi veramente. Ho intrapreso seriamente questo percorso e sono arrivato dove non avrei mai creduto di arrivare: alle Olimpiadi. Adesso punto a Milano – Cortina.
Mi hanno tenuto sulle spine fino all’ultimo perché la conferma ufficiale della mia convocazione sarebbe arrivata il 7 gennaio 2022. Qualche giorno prima, però, era uscito un articolo con i nomi di tutti i partecipanti e c’era anche il mio. Allora ho chiamato incredulo il mio allenatore per avere una conferma definitiva che purtroppo non è arrivata in quanto mancava ancora l’emissione della Wild Card, una carta che permette di entrare in Nazionale in qualità di giovane promessa emergente. Dopo giorni di ansia e attesa, solo il 15 gennaio è stata ufficializzata la mia partenza. Sapevo che l’intenzione del mio allenatore di portarmi c’era, ma l’ultima parola spettava al Comitato Internazionale. E’ stata una soddisfazione personale riuscire ad arrivare fino a lì. Ovviamente questa esperienza mi è stata donata per vivere al meglio l’appuntamento che mi sono prefissato a Milano-Cortina. Dobbiamo lavorare, costruire la mia preparazione, devo allenarmi per arrivare con un approccio diverso a quella data. Quest'anno è stato il mio primo vero punto di partenza verso un obiettivo ancora più grande.
Sono molto orgoglioso di rappresentare le mie montagne e il mio territorio. Sono legato al Cuneese e mi piace pensare di riuscire a farlo conoscere alle persone che arrivano da altre parti d’Italia. Grazie a tutti per la fiducia.
Lo sport è stato fondamentale per riuscire a fissarmi degli obiettivi e per darmi lo stimolo necessario per andare avanti. Prima dell’incidente facevo sport come tutti i ragazzi in modo amatoriale e dopo tre mesi di ospedale mi sono riavvicinato a questo mondo con la fisioterapia e con la palestra. Stando fermo in un letto, anche il fisico era calato e dovevo tornare in forma per riprendere in mano la mia vita partendo dalle piccole cose. Successivamente, quando ho conosciuto Duilio, il mio allenatore, ho avuto degli stimoli ancora più forti e tutt’oggi ne sono davvero grato. Adesso lo sport e la disciplina sono diventati un vero e proprio stile di vita che non si limita solo al singolo allenamento ma a una formazione a 360 gradi che comprende l’alimentazione, il riposo e lo stretching.
In questo momento non sono ancora seguito totalmente da un nutrizionista. Piano piano sto iniziando a controllare anche questo aspetto affidandomi a figure specializzate al fine di riuscire a conoscere il mio metabolismo e ad avere maggiore consapevolezza su cosa mangiare e cosa no per performare al meglio. Questo aspetto è fondamentale per riuscire a raggiungere i risultati e per riuscire ad avere sempre il giusto fabbisogno calorico per affrontare gare o allenamenti.
Un consiglio è fissarsi degli obiettivi. Non devono essere per forza a lungo termine perché si tratterebbe di inseguire un sogno, a volte troppo lontano. Cercare invece di avere stimoli e obiettivi a breve/medio termine permette di tenerti attivo raggiungendo dei traguardi che alla fine si trasformeranno in quel sogno che sembrava irraggiungibile, ma che non lo era.
Michele vi aspetta sul nostro profilo @sofood.it per tutto il mese di Aprile con consigli e suggerimenti, oppure puoi seguire le sue gare e i suoi appuntamenti sulla sua pagina IG @michelebiglione.
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