Atleta del Mese Marzo - Tommaso Leoni
Atleta del Mese: Tommaso Leoni
Campione Italiano 2021 di Snowboard Cross, due Olimpiadi invernali,
ottimi risultati nella sua disciplina e tanta voglia di continuare a vincere.
Reduce da Beijing 2022, Tommaso è la dimostrazione che essere vegani
ed essere tra i Top 10 al mondo si può.
Anche quando si praticano sport ad alta intensità.

Tommaso Leoni, classe 1991 originario di Asiago, ha appena concluso la sua
seconda Olimpiade dopo Sochi 2014. Sono state annate difficili, con numerosi infortuni che hanno messo a dura prova la sua carriera da
Snowboarder, ma ce l'ha fatta.
Tre anni fa, le rotture del crociato e del menisco hanno visto sfumare il sogno delle Olimpiadi di PyeongChang, ma il duro lavoro per ritornare in pista lo ha reso il
Campione Italiano nel 2021.
SoFood! ha avuto l'onore di incontrarlo in videochiamata durante uno dei suoi allenamenti in Austria, dove si è ritirato per preparasi al meglio al finale di stagione.
- Chi è Tommaso e come ti sei avvicinato allo snowboard cross?
Diciamo che ho avuto un approccio insolito con questa disciplina. Infatti, quando ero piccolo, iniziai a praticare come primo sport lo sci di fondo ma i risultati non erano eccellenti. A 13 anni decisi di seguire le orme di mio fratello e iscrivermi a uno Ski college che mi permettesse di seguire le lezioni e al tempo stesso avvicinarmi per la prima volta allo snowboard. Lì è cominciato il mio percorso in questa disciplina con le prime gare e le prime vittorie. Inizialmente praticavo snowboard freestyle, parallelo e lo Snowboard cross, per poi specializzarmi in quest’ultimo. Ho iniziato a partecipare alla Coppa Italia e alla Coppa Europa e con l’entrata in Nazionale è poi arrivata la prima Olimpiade a Sochi 2014.
Oggi faccio parte del gruppo sportivo dell’Esercito Italiano che mi permette di vivere della mia passione.
- Come hai vissuto questa seconda esperienza Olimpica? Cosa ti ha lasciato, in più o in meno, rispetto alla prima?
Ai primi Giochi Olimpici di Sochi avevo 22 anni e li ho vissuti in modo molto “giovane”, con una mentalità non ancora pronta al 100%. Sono stati giorni caratterizzati da grande stress e ansia da prestazione, che mi han portato a risultati deludenti nonostante avessi una buona preparazione. In questa mia seconda Olimpiade a Beijing puntavo al massimo ma purtroppo non sono riuscito a passare alle fasi finali per un soffio. Nonostante questo, mi ritengo soddisfatto delle prestazioni che ho avuto e sono tornato a casa con un bellissimo bagaglio arricchito da tanta esperienza. Coltiverò quest’opportunità nei prossimi 4 anni per cercare di fare sempre meglio.
Le Olimpiadi sono una gara e, come sappiamo, solo tre persone vanno sul podio. Ma sapere di essere tra i migliori 4 della tua Nazione e rappresentare l’Italia ti fa sentire onorato di essere lì, indipendentemente dal risultato che otterrai.
- Purtroppo nella tua carriera hai dovuto confrontarti con brutti infortuni, come hai vissuto quei momenti e come ti sei rialzato?
Gli infortuni fanno parte del nostro lavoro, ce lo aspettiamo e sappiamo che possono succedere. Quando mi sono infortunato un mese prima delle Olimpiadi di PyeongChang nel 2018, ammetto essere stato una grande delusione. Arrivavo con 4 anni di preparazione intensa e vedere svanire un’occasione così importante nella vita per una rottura del crociato mi ha destabilizzato. E’ stata difficile da accettare ma ho cercato di rialzarmi nel modo più rapido e stimolante possibile. E’ importante affrontare con determinazione il recupero perché da lì deriva il tuo percorso e le tue vittorie successive. Dopo quell’episodio ho avuto un susseguirsi d’infortuni, cadute con 60 punti nella gamba e tre operazioni.
Arrivare ai Giochi Olimpici 2022 è stata una vera e propria scalata.

- Hai deciso di seguire una dieta vegana, eliminando quindi gran parte degli alimenti che alcuni reputano “fondamentali” per chi fa sport. Come mai questa scelta? Che risvolti ha avuto nella tua vita da sportivo?
Sono diventato vegetariano all’età di 22 anni e successivamente mi sono avvicinato all’alimentazione vegana. E’ stato un percorso di crescita personale e d’informazione, in quanto questo tipo di dieta non è solo “mangiare vegetale” ma è una vera e propria filosofia di vita. E’ un processo che ti porta al rispetto dell’essere vivente in generale e di conseguenza sia nei confronti dell’ambiente che della Terra.
Nell’ambiente sportivo mi sono scontrato molto su quest’argomento, poiché vi sono ancora molti taboo da sfatare. Basti pensare all’impatto che questa scelta ha avuto sulle mie performance sportive e sui miei muscoli. Infatti, in questi anni, grazie all’aiuto di un nutrizionista specializzato che mi ha affiancato nel mio percorso, la mia massa muscolare è aumentata notevolmente e la mia ripresa dagli infortuni è stata più rapida del previsto. Le diete fai da te non funzionano mai ma con l’intervento di una figura specializzata anche noi atleti di alti livelli riusciamo ad avere gli stessi apporti di un atleta non vegano. Le proteine si riescono a reperire anche nel mondo vegetale e non abbiamo nessun tipo di mancanze.
- Prossimi obiettivi?
Dal punto di vista sportivo cercherò di dare il meglio nelle ultime due gare che ho per concludere la stagione di Snowboard. L’anno prossimo sarà l’anno dei Mondiali, una tappa molto importante da affrontare oltre alle gare del Circuito Coppa del Mondo. Se da un lato il podio italiano sono riuscito a conquistarlo a pieni voti, dall’altra quello internazionale non è ancora stato raggiunto ma sono molto fiducioso della mia preparazione. Quel traguardo sarà indispensabile per arrivare a Milano-Cortina nel massimo della forma. Dal punto di vista alimentare, il mio sogno sarebbe invece riuscire ad informare e guidare tutti gli atleti e le persone comuni verso una scelta più etica possibile, facendo conoscere loro la mia alimentazione vegana.
- Un consiglio per la Community SoFood?
Il consiglio che cerco di dare è quello di credere in se stessi e provare a credere nell’essenza in sé.
Se credi in quello che fai e sei consapevole di quello che fai allora riesci a raggiungere più facilmente un obiettivo. La carriera non è mai lineare, è un alternarsi di picchi positivi e negativi. Se concentri tutte le tue forze in un obiettivo e maturi una consapevolezza delle tue capacità, allora riuscirai a raggiungerlo.
La vera felicità è nel percorso che fai, non in un singolo momento o in una singola gara.
Tommaso vi aspetta sul nostro profilo @sofood.it per tutto il mese di Marzo con consigli e suggerimenti, oppure puoi seguire le sue gare e i suoi appuntamenti sulla sua pagina IG @tommaso__leoni.
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