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Cheesecake Fit alla Fragola SoFood Se cerchi un dessert leggero ma goloso, questa cheesecake fit alla fragola è perfetta per te! Senza zuccheri aggiunti, ricca di proteine e senza cottura, è ideale per soddisfare la voglia di dolce senza sensi di colpa. Provala come spuntino post-allenamento o dessert rinfrescante!

Il Bike Hotel è stato pensato per accogliere gli appassionati di vacanze all'aria aperta, in particolare gli amanti delle attività sportive su due ruote. Tuttavia, la tranquillità dell'ambiente circostante e del giardino si presta anche al semplice relax e al riposo.
Situata a Villar San Costanzo, nella suggestiva e tranquilla bassa Valle Maira, CASA BART è circondata da una ricca tradizione, leggende e luoghi di interesse storico-culturale. Inoltre, la zona offre una vasta rete di sentieri che invitano ad esplorare a piedi, in mountain bike ed e-bike.

Determinata, convinta e con la passione per la sua disciplina.
Lorenza Beccaria è riuscita a far coesistere l'amore per la natura con quello per la corsa.
A 16 anni la maglia della Nazionale Juniores di corsa in montagna, oggi invece è pronta ad indossare quella della categoria assoluta. SoFood è felice di seguirla nella sua integrazione alimentare.

Quando la vita lo ha messo davanti ad una difficoltà, non si è perso d'animo e ha tirato fuori il suo carattere determinato. Michele è un esempio di rinascita e rivincita.
A fine 2020 inizia a praticare lo sci nordico e solo un anno e mezzo dopo esordisce per la prima volta alle Paralimpiadi 2022. Prossimo obiettivo? Milano-Cortina

Campione Italiano 2021 di Snowboard Cross, due Olimpiadi invernali, ottimi risultati nella sua disciplina e tanta voglia di continuare a vincere.
Reduce da Beijing 2022, Tommaso è la dimostrazione che essere vegano ed essere tra i Top 10 al mondo si può.
Anche quando si praticano sport ad alta intensità.

"Arrivare terze agli Europei di Teamgym in Portogallo è stata un’emozione indescrivibile, soprattutto perché abbiamo lavorato tre anni per essere preparate a questo campionato e mai ci saremmo aspettate un risultato del genere. Tutt’ora ci sembra ancora un sogno ma nonostante la fatica e il sacrificio fatto sappiamo che questa disciplina deve ancora crescere tanto in Italia ." Inizia così l'intervista con Costanza Luisoni, Francesca Cuniberti e Alessandra Carisio , le tre ragazze della Ginnastica Robilant . Con i loro occhi che brillano ancora di felicità per aver raggiunto un traguardo importantissimo e con un senso di amicizia e fratellanza che le unisce. Si sono raccontate alla nostra Community SoFood! per far conoscere il loro sport e per trasmetterci quel puro divertimento che provano ogni volta che scendono in pista.

"Emozionata è la parola che descrive meglio lo stato d'animo con cui vivo il mio ritorno a Cuneo . I tifosi cuneesi mi hanno regalato una splendida accoglienza quando sono ritornata con la maglia del Perugia, non avevo mai ricevuto un trattamento così fino ad ora. Mi sono rimasti nel cuore." Sono queste le parole di Beatrice Agrifoglio , classe 1994 e innamorata della pallavolo fin da bambina. Due suoi muri pesanti scrivono pagine importanti della stagione 2019/2020 in A1 , come la fondamentale vittoria esterna a Caserta e la storica rimonta ai danni della Savino Del Bene Scandicci del 20 gennaio 2020, di cui è tra le protagoniste. Ecco cosa ha raccontato ai microfoni SoFood!

Che i fratelli Demarchi siano delle promesse nel modo del Duathlon non ci sono dubbi. Alberto campione Europeo in Romania e quarto ai Campionati Mondiali , Eleonora terza sul podio Mondiale dei Campionati Junior ad Alves. Per la terza edizione della rubrica l'Atleta del Mese , il Team SoFood! ha avuto la fortuna di incontrare tra una trasferta e l'altra Alberto, classe 2002 e portacolori della Cuneo 1198, squadra del Cuneese di Triathlon. Quello che contraddistingue questo ragazzo dai suoi coetanei è la dedizione che ha per una disciplina complessa, uno sport multidisciplinare di resistenza nel quale l'atleta copre nell'ordine una prova di corsa, una di ciclismo e una di corsa, senza interruzione.

Classe 1993, Emanuele Becchis è uno sprinter della Nazionale Italiana di Skiroll , una variante degli sci di fondo che viene praticata soprattutto in estate su strade asfaltate. E' specializzato nelle gare super corte, principalmente quelle 100m che gareggia sia d’inverno che d’estate. A settembre 2021 ha conquistato il terzo titolo di uomo più veloce del mondo dopo le vittorie nel 2015 e nel 2017. Prossimi obiettivi? Punta a battere il suo record mondiale di 10"78 . A noi di SoFood si è raccontato così: Com’è nata la tua passione per lo Skiroll? Da piccolo ho sempre fatto pattinaggio a rotelle e successivamente con l’arrivo della neve ho iniziato ad avvicinarmi anche allo sci di fondo. Solo qualche anno più tardi ho capito che ci sarebbe stata la possibilità di conciliare sia il primo che il secondo sport attraverso una nuova disciplina: lo Skiroll. Così ho iniziato gli allenamenti e poco dopo sono arrivati i primi risultati; ho deciso di specializzarmi in questo sport e oggi posso dire essere “fighissimo”. Spiegaci meglio da un punto di vista tecnico il tuo sport: quali sono gli elementi più importanti? Questa è una domanda molto interessante. Il mio sport richiede tanti elementi mixati insieme, in primis l’equilibrio base che accomuna tutti gli sport di scivolamento. A seconda delle specialità, le gare di Skiroll vengono svolte con due tipi di ruote: ruote veloci o ruote lente. Io, che sono amante della velocità e che mi sono focalizzato sulle Supersprint, prediligo sempre il primo tipo di ruote che si traduce da un punto di vista tecnico nel saper stare in piedi sugli Skiroll a una velocità sostenuta. Per questo motivo posso dire che oltre all’equilibrio sono indispensabili anche la rapidità, la reattività, l’elasticità e una buona dose di resistenza per performare al meglio.

Anna Arnaudo , classe 2000 e in forza al CUS Torino, lo scorso 9 luglio si è portata a casa uno splendido argento europeo nella rassegna dedicata alla categoria U23. Cresciuta a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) si è successivamente trasferita a Torino per proseguire gli studi universitari in ingegneria informatica al Politecnico e per intraprendere una nuova avventura con il suo allenatore. Minuta, con un fisico filiforme e dai modi molto discreti, Anna è una vera promessa dell’atletica . Noi di SoFood l’abbiamo incontrata e ci siamo fatti raccontare il mondo della corsa, cosa vuole dire sacrificarsi per lo sport e che emozioni si provano ad indossare la Maglia della Nazionale. Quando sei entrata a far parte della Nazionale Italiana? Cosa hai pensato in quel momento? La mia prima presenza in nazionale su pista è stata nel 2019, quando mi sono qualificata per gli europei U20. Era un obiettivo raggiunto. Ma sapevo che non volevo fermarmi lì. Subito dopo la gara ho sentito il desiderio di riconfermare il mio valore, tornare a gareggiare in maglia Azzurra per riprovare tutta la carica che avevo provato la prima volta. Hai iniziato a praticare in maniera seria e continuativa l’atletica leggera nel 2015, alternando corsa in montagna a corsa su pista. Pensi che in futuro ti specializzerai in una sola disciplina o proverai a portarle avanti parallelamente? Mi dedicherò alla pista. Ho sempre fatto corsa in montagna perché è divertente, molto allenante e perché fa bene provare diverse discipline per costruirsi le basi, però sono maggiormente portata per la discesa, in cui mi butto senza paura e vado fortissimo. Con il tempo ho capito che conviene concentrarmi su ciò per cui mi sento più portata, ovvero la pista, che è anche ciò che mi piace di più. Che differenza c’è tra le due? Principalmente il modo di correre. In pista è valorizzata una corsa più elastica, agile e meno muscolare. Quando si corre in montagna conta molto la componente muscolare: ricordo bene la sensazione delle cosce che bruciano tantissimo. Di conseguenza viene meno la parte di eleganza e fluidità del gesto. Anche mentalmente sono diverse: in pista bisogna affrontare la monotonia dei giri, in montagna bisogna cercare di non cedere quando si affronta una salita. Hai collezionato una serie di vittorie importanti in questi ultimi mesi, dall’argento ai campionati europei U23, all’oro vinto ai campionati italiani assoluti 5000 siepi. Qual è stato il più soddisfacente e perché? Sicuramente l'argento agli europei U23, perché è la prima medaglia internazionale. Sai, fa un certo effetto salire su quel podio ed è proprio questo che mi proietta in un'atletica più di alto livello. Però le soddisfazioni più grandi, onestamente, per me, non arrivano dai risultati, ma più dalle sensazioni e emozioni provate in gara. È bellissimo terminare una gara e rendersi conto di aver fatto il proprio meglio. Che tipo di alimentazione devi seguire prima di un allenamento o una gara? Evito completamente il cibo spazzatura, non per una questione di principio, ma perché, per esperienza, ho notato che l'alimentazione influisce tantissimo. Ancora di più su di me, che sono affetta da diabete di tipo 1. Dovendo fare le misurazioni di glicemia, individuo subito quando un alimento "non va bene". Mangio tanta verdura e cerco di avere un buon apporto di proteine nell'arco della giornata. Prima di una gara o di un allenamento intensi faccio un carico di carboidrati buoni, accompagnati sempre da proteine e grassi. Anche per quanto riguarda questi ultimi, cerco quelli che ottimizzano il mio andamento glicemico. Un consiglio ai nostri lettori amanti della corsa? Mi sentirei di riassumere le cose fondamentali nella corsa delle lunghe distanze: al primo posto, la testa. Senza la mentalità pronta a faticare e all'entusiasmo guidato dalla passione, un corridore non va lontano. Anche per questo motivo, è per me importantissimo dormire bene. Un buon paio di scarpe: secondo me devono essere morbide a sufficienza da rendere rotondo e naturale il gesto , rendendolo non meccanico. Infine, l’alimentazione: bisogna trovare un giusto compromesso tra peso del corpo e potenza muscolare, ma anche avere sempre le energie necessarie.

Determinata, convinta e con la passione per la sua disciplina.
Lorenza Beccaria è riuscita a far coesistere l'amore per la natura con quello per la corsa.
A 16 anni la maglia della Nazionale Juniores di corsa in montagna, oggi invece è pronta ad indossare quella della categoria assoluta. SoFood è felice di seguirla nella sua integrazione alimentare.

Quando la vita lo ha messo davanti ad una difficoltà, non si è perso d'animo e ha tirato fuori il suo carattere determinato. Michele è un esempio di rinascita e rivincita.
A fine 2020 inizia a praticare lo sci nordico e solo un anno e mezzo dopo esordisce per la prima volta alle Paralimpiadi 2022. Prossimo obiettivo? Milano-Cortina

Campione Italiano 2021 di Snowboard Cross, due Olimpiadi invernali, ottimi risultati nella sua disciplina e tanta voglia di continuare a vincere.
Reduce da Beijing 2022, Tommaso è la dimostrazione che essere vegano ed essere tra i Top 10 al mondo si può.
Anche quando si praticano sport ad alta intensità.

"Arrivare terze agli Europei di Teamgym in Portogallo è stata un’emozione indescrivibile, soprattutto perché abbiamo lavorato tre anni per essere preparate a questo campionato e mai ci saremmo aspettate un risultato del genere. Tutt’ora ci sembra ancora un sogno ma nonostante la fatica e il sacrificio fatto sappiamo che questa disciplina deve ancora crescere tanto in Italia ." Inizia così l'intervista con Costanza Luisoni, Francesca Cuniberti e Alessandra Carisio , le tre ragazze della Ginnastica Robilant . Con i loro occhi che brillano ancora di felicità per aver raggiunto un traguardo importantissimo e con un senso di amicizia e fratellanza che le unisce. Si sono raccontate alla nostra Community SoFood! per far conoscere il loro sport e per trasmetterci quel puro divertimento che provano ogni volta che scendono in pista.

"Emozionata è la parola che descrive meglio lo stato d'animo con cui vivo il mio ritorno a Cuneo . I tifosi cuneesi mi hanno regalato una splendida accoglienza quando sono ritornata con la maglia del Perugia, non avevo mai ricevuto un trattamento così fino ad ora. Mi sono rimasti nel cuore." Sono queste le parole di Beatrice Agrifoglio , classe 1994 e innamorata della pallavolo fin da bambina. Due suoi muri pesanti scrivono pagine importanti della stagione 2019/2020 in A1 , come la fondamentale vittoria esterna a Caserta e la storica rimonta ai danni della Savino Del Bene Scandicci del 20 gennaio 2020, di cui è tra le protagoniste. Ecco cosa ha raccontato ai microfoni SoFood!

Che i fratelli Demarchi siano delle promesse nel modo del Duathlon non ci sono dubbi. Alberto campione Europeo in Romania e quarto ai Campionati Mondiali , Eleonora terza sul podio Mondiale dei Campionati Junior ad Alves. Per la terza edizione della rubrica l'Atleta del Mese , il Team SoFood! ha avuto la fortuna di incontrare tra una trasferta e l'altra Alberto, classe 2002 e portacolori della Cuneo 1198, squadra del Cuneese di Triathlon. Quello che contraddistingue questo ragazzo dai suoi coetanei è la dedizione che ha per una disciplina complessa, uno sport multidisciplinare di resistenza nel quale l'atleta copre nell'ordine una prova di corsa, una di ciclismo e una di corsa, senza interruzione.

Classe 1993, Emanuele Becchis è uno sprinter della Nazionale Italiana di Skiroll , una variante degli sci di fondo che viene praticata soprattutto in estate su strade asfaltate. E' specializzato nelle gare super corte, principalmente quelle 100m che gareggia sia d’inverno che d’estate. A settembre 2021 ha conquistato il terzo titolo di uomo più veloce del mondo dopo le vittorie nel 2015 e nel 2017. Prossimi obiettivi? Punta a battere il suo record mondiale di 10"78 . A noi di SoFood si è raccontato così: Com’è nata la tua passione per lo Skiroll? Da piccolo ho sempre fatto pattinaggio a rotelle e successivamente con l’arrivo della neve ho iniziato ad avvicinarmi anche allo sci di fondo. Solo qualche anno più tardi ho capito che ci sarebbe stata la possibilità di conciliare sia il primo che il secondo sport attraverso una nuova disciplina: lo Skiroll. Così ho iniziato gli allenamenti e poco dopo sono arrivati i primi risultati; ho deciso di specializzarmi in questo sport e oggi posso dire essere “fighissimo”. Spiegaci meglio da un punto di vista tecnico il tuo sport: quali sono gli elementi più importanti? Questa è una domanda molto interessante. Il mio sport richiede tanti elementi mixati insieme, in primis l’equilibrio base che accomuna tutti gli sport di scivolamento. A seconda delle specialità, le gare di Skiroll vengono svolte con due tipi di ruote: ruote veloci o ruote lente. Io, che sono amante della velocità e che mi sono focalizzato sulle Supersprint, prediligo sempre il primo tipo di ruote che si traduce da un punto di vista tecnico nel saper stare in piedi sugli Skiroll a una velocità sostenuta. Per questo motivo posso dire che oltre all’equilibrio sono indispensabili anche la rapidità, la reattività, l’elasticità e una buona dose di resistenza per performare al meglio.

Anna Arnaudo , classe 2000 e in forza al CUS Torino, lo scorso 9 luglio si è portata a casa uno splendido argento europeo nella rassegna dedicata alla categoria U23. Cresciuta a Borgo San Dalmazzo (Cuneo) si è successivamente trasferita a Torino per proseguire gli studi universitari in ingegneria informatica al Politecnico e per intraprendere una nuova avventura con il suo allenatore. Minuta, con un fisico filiforme e dai modi molto discreti, Anna è una vera promessa dell’atletica . Noi di SoFood l’abbiamo incontrata e ci siamo fatti raccontare il mondo della corsa, cosa vuole dire sacrificarsi per lo sport e che emozioni si provano ad indossare la Maglia della Nazionale. Quando sei entrata a far parte della Nazionale Italiana? Cosa hai pensato in quel momento? La mia prima presenza in nazionale su pista è stata nel 2019, quando mi sono qualificata per gli europei U20. Era un obiettivo raggiunto. Ma sapevo che non volevo fermarmi lì. Subito dopo la gara ho sentito il desiderio di riconfermare il mio valore, tornare a gareggiare in maglia Azzurra per riprovare tutta la carica che avevo provato la prima volta. Hai iniziato a praticare in maniera seria e continuativa l’atletica leggera nel 2015, alternando corsa in montagna a corsa su pista. Pensi che in futuro ti specializzerai in una sola disciplina o proverai a portarle avanti parallelamente? Mi dedicherò alla pista. Ho sempre fatto corsa in montagna perché è divertente, molto allenante e perché fa bene provare diverse discipline per costruirsi le basi, però sono maggiormente portata per la discesa, in cui mi butto senza paura e vado fortissimo. Con il tempo ho capito che conviene concentrarmi su ciò per cui mi sento più portata, ovvero la pista, che è anche ciò che mi piace di più. Che differenza c’è tra le due? Principalmente il modo di correre. In pista è valorizzata una corsa più elastica, agile e meno muscolare. Quando si corre in montagna conta molto la componente muscolare: ricordo bene la sensazione delle cosce che bruciano tantissimo. Di conseguenza viene meno la parte di eleganza e fluidità del gesto. Anche mentalmente sono diverse: in pista bisogna affrontare la monotonia dei giri, in montagna bisogna cercare di non cedere quando si affronta una salita. Hai collezionato una serie di vittorie importanti in questi ultimi mesi, dall’argento ai campionati europei U23, all’oro vinto ai campionati italiani assoluti 5000 siepi. Qual è stato il più soddisfacente e perché? Sicuramente l'argento agli europei U23, perché è la prima medaglia internazionale. Sai, fa un certo effetto salire su quel podio ed è proprio questo che mi proietta in un'atletica più di alto livello. Però le soddisfazioni più grandi, onestamente, per me, non arrivano dai risultati, ma più dalle sensazioni e emozioni provate in gara. È bellissimo terminare una gara e rendersi conto di aver fatto il proprio meglio. Che tipo di alimentazione devi seguire prima di un allenamento o una gara? Evito completamente il cibo spazzatura, non per una questione di principio, ma perché, per esperienza, ho notato che l'alimentazione influisce tantissimo. Ancora di più su di me, che sono affetta da diabete di tipo 1. Dovendo fare le misurazioni di glicemia, individuo subito quando un alimento "non va bene". Mangio tanta verdura e cerco di avere un buon apporto di proteine nell'arco della giornata. Prima di una gara o di un allenamento intensi faccio un carico di carboidrati buoni, accompagnati sempre da proteine e grassi. Anche per quanto riguarda questi ultimi, cerco quelli che ottimizzano il mio andamento glicemico. Un consiglio ai nostri lettori amanti della corsa? Mi sentirei di riassumere le cose fondamentali nella corsa delle lunghe distanze: al primo posto, la testa. Senza la mentalità pronta a faticare e all'entusiasmo guidato dalla passione, un corridore non va lontano. Anche per questo motivo, è per me importantissimo dormire bene. Un buon paio di scarpe: secondo me devono essere morbide a sufficienza da rendere rotondo e naturale il gesto , rendendolo non meccanico. Infine, l’alimentazione: bisogna trovare un giusto compromesso tra peso del corpo e potenza muscolare, ma anche avere sempre le energie necessarie.

Il Bike Hotel è stato pensato per accogliere gli appassionati di vacanze all'aria aperta, in particolare gli amanti delle attività sportive su due ruote. Tuttavia, la tranquillità dell'ambiente circostante e del giardino si presta anche al semplice relax e al riposo.
Situata a Villar San Costanzo, nella suggestiva e tranquilla bassa Valle Maira, CASA BART è circondata da una ricca tradizione, leggende e luoghi di interesse storico-culturale. Inoltre, la zona offre una vasta rete di sentieri che invitano ad esplorare a piedi, in mountain bike ed e-bike.

Cheesecake Fit alla Fragola SoFood Se cerchi un dessert leggero ma goloso, questa cheesecake fit alla fragola è perfetta per te! Senza zuccheri aggiunti, ricca di proteine e senza cottura, è ideale per soddisfare la voglia di dolce senza sensi di colpa. Provala come spuntino post-allenamento o dessert rinfrescante!
























