Atleta del Mese Maggio - Lorenza Beccaria
Atleta del Mese: Lorenza Beccaria
Determinata, convinta e con la passione per la sua disciplina.
Lorenza Beccaria è riuscita a far coesistere l'amore per la natura con quello per la corsa.
A 16 anni la maglia della Nazionale Juniores di corsa in montagna, oggi invece è pronta ad indossare quella della categoria assoluta.

Nata a Boves Lorenza Beccaria ha da sempre praticato sport agonistico, prima nel modo della ginnastica artistica e poi nel mondo della corsa in montagna. Con le prime vittorie è riuscita ad affermarsi in questa nuova disciplina e nel 2016 è arrivata la prima maglia della nazionale. Da lì il successo è arrivato gara dopo gara, fatica dopo fatica, sentiero dopo sentiero. Oggi Lorenza si divide tra il lavoro e la sua vita sportiva senza perdere di vista l'obiettivo più grande: la maglia azzurra nella categoria assoluta.
Scopri la sua storia e i suoi consigli su come affrontare al meglio un trail o una corsa in montagna. Ecco la nuova atleta del mese SoFood:
- Quando la corsa incontra la montagna ecco che nasce la tua disciplina. Ce la spieghi meglio?
La mia disciplina è la corsa in montagna classica. Specifico essere classica perché oggi giorno c’è un po’ di confusione su cosa effettivamente sia. La corsa in montagna si compone fondamentalmente da tre discipline:
- Classica: corsa di 10-20km di distanza su percorsi di sola salita o salita e discesa. Questa è quella che più mi riguarda ed è quella che pratico.
- Trail: sono gare solitamente più lunghe, dai 20km ai 30km. Sono percorsi più tecnici a livello di terreno.
- Lunga distanza: 50-100km in cui si alterna la corsa alla camminata. E’ un ambito in cui non sono totalmente appassionata in quanto preferisco la classica.
La mia specialità è dunque la prima, anche se ogni tanto faccio anche gare di trail. Il motivo preferisco brevi distanze a quelle più lunghe è perché mi sento maggiormente appagata nel correre tutto il tragitto piuttosto che alternare la corsa alla camminata.
- Il 2016 è stato l’anno della Nazionale. Dalla podistica di Boves alla maglia Azzurra. Che sensazioni hai provato e cosa significa indossare quella maglia?
Ho cambiato tre società sportive nel corso degli anni. Dalla Boves Run, dove mio padre ne è stato Presidente oltre che fondatore, sono passata all’atletica Cuneo e poi in quella di Saluzzo dove sono tutt’ora. E’ stato un bel salto per la mia carriera in quanto non pensavo sarei mai entrata in un circuito così importante. Alla prima gara nazionale di corsa in montagna stentavo a crederci.
Nel 2016 ho ottenuto la mia prima maglia della Nazionale Italiana a livello junior, partecipando così sia agli europei che ai mondiali di corsa in montagna con l’Atletica Saluzzo. Successivamente sono così entrata nel giro della Nazionale partecipando a campionati italiani, gare prestigiose, arrivando a vincere il titolo di giovane promessa nella mia categoria.
Ad oggi non sono ancora dentro alla nazionale come categoria assoluta anche perchè negli anni ho dovuto fare fronte ad alcuni infortuni che mi hanno impedito di arrivare dove avrei voluto. L'occasione per indossarla sarebbe potuta essere agli europei dello scorso anno, ma purtroppo sono stati annullati. Continuerò anche quest'anno ad impegnarmi per raggiungere quel traguardo.
- La corsa in montagna richiede una preparazione differente rispetto alla corsa su strada. Ci sono regole specifiche anche per l’alimentazione? Come riesci a reintegrare velocemente per dare sempre il meglio nelle tue performance?
Non seguo delle regole molto rigide o precise, credo che la cosa più importante sia equilibrare tutti i pasti con la giusta quantità di carboidrati, proteine e grassi buoni. Non evito nessun cibo in quanto non credo ci sia qualcosa che faccia veramente male o veramente bene. L’importante è la varietà e la qualità degli alimenti. Cerco sempre prodotti naturali, che rispettino l’ambiente oltre che il nostro corpo e che siano in linea con i miei principi. Dopo gli allenamenti tendo ad aumentare sempre la quota proteica perché mi aiuta a recuperare e reintegrare velocemente.
Per per tutti questi motivi mi sono affidata alla gamma SoFood, in quanto rispecchia la mia visone di alimentazione presentando prodotti sani ed efficaci. Sono contenta di averli scelti come integratori, sono delle valide alternative ai prodotti commerciali di cui non si conoscono bene gli ingredienti. Leggere un’etichetta chiara e pulita per me è importantissimo.

- La tua stagione sportiva è appena iniziata, quali sono gli obiettivi che ti sei prefissata?
La stagione della corsa in montagna è alle porte. Vorrei svolgerla al meglio e mi piacerebbe riuscire ad esprimere le mie potenzialità in tutto e per tutto. Son sincera, non mi piace molto parlare dei miei obiettivi, un po’ per scaramanzia e un po’ perché, riguardo la maglia Azzurra, sono facilmente intuibili. Diciamo però che l’obiettivo che mi voglio prefissare per questa stagione è quello di essere soddisfatta: della mia prestazione, dei miei allenamenti ed essere contenta di quello che riuscirò a raggiungere. Questo per me è l’importante al fine di riuscire a vivere in modo sano lo sport.
- Lo sport è sacrificio, soprattutto se praticato ad alti livelli. Come riesci a conciliare allenamenti, lavoro e gare?
In molti credono che lo sport sia sacrificio. A me non piace tanto usare questo termine perché per me sacrificio non è. Solitamente associo questa parola a qualcosa di negativo. Diciamo che la vita sportiva, per me, è fatta di scelte che non devono essere rimpiante ma che devono essere consapevoli e in linea con lo scopo che si vuole raggiungere.
Ovviamente non nego sia difficile conciliare lo sport, il lavoro e la vita privata. A volte trascuro momenti liberi per allenamenti, gare o per riposare ma con la giusta organizzazione si riesce a fare tutto. In tutto questo ringrazio però i miei genitori che mi permettono di gestire la pasticceria nella maniera più consona con i miei allenamenti.
- Quale consiglio ti senti di dare ai ragazzi e alle ragazze della nostra Community che si stanno preparando per le gare di Trail?
Mi sento di consigliarvi di mettere la passione in cosa fate. Questa muove ogni cosa. Se state iniziando questo sport perché amate la montagna o la natura, o anche solo perché vi piace “soffrire e faticare”, la passione che vi spinge a fare questa disciplina è da coltivare con massima cura. Non bisogna abbattersi alle prime fatiche e alle prime avversità perché le abbiamo avute tutti e, ora come ora, le sto avendo ancora io. Tutti i grandi atleti hanno momenti di alti e bassi, di sconforto e di momenti di successo. Non bisogna farsi frenare dalle delusioni o dai miglioramenti lenti perché prima o poi l’impegno ripagherà. Un altro consiglio fondamentale è quello di cercar di curare bene ogni aspetto della corsa e dell’allenamento. Quest’ultimo non deve essere fatto solo in montagna ma anche in pianura al fine di riuscire a spingere bene in entrambi i tratti.
Lorenza vi aspetta sul nostro profilo @sofood.it per tutto il mese di Maggio con consigli e suggerimenti, oppure puoi seguire le sue gare e i suoi appuntamenti sulla sua pagina IG @lorenzabeccaria.
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