Atleta del Mese - Corrado Barbera
Atleta del Mese: Corrado Barbera
Corrado Barbera, 20enne delle Fiamme Gialle
è una delle promesse dello Sci Alpino.
Coppa del Mondo e Coppa Europa sono solo due
dei suoi obiettivi di questa lunghissima stagione!

La stagione invernale è alle porte e quale migliore occasione per incontrare una delle promesse dello
Sci Italiano? In attesa che riprendano le competizioni,
Corrado Barbera si allena sulle migliori piste del mondo: Argentina, Austria, Germania. Tanti obiettivi, tanti sacrifici e una stagione ricca di appuntamenti. Scopriamo insieme tutti i segreti per una discesa perfetta e per essere parte della Nazionale di Sci Alpino.
- La stagione sciistica amatoriale sta per iniziare (neve permettendo), per voi professionisti non finisce mai. Come è strutturata la fase di preparazione alle gare e che tipo di allenamento svolgete durante tutto l’anno?
Per noi professionisti la stagione non finisce quasi mai perché abbiamo una preparazione suddivisa i tre stagionalità e un solo mese all’anno di stop. La prima parte di preparazione è quella estiva comprende il periodo da giugno a settembre con trasferte di 7/10 gg a Formio per allenamenti fisici a secco al fine di lavorare bene sulla muscolatura e di trasferte sui ghiacciai per allenamenti sciistici di “quantità”.
Una volta terminata la preparazione estiva inizia quella autunnale che comprende i mesi da settembre a novembre. In questo periodo la parte di allenamento a secco è effettuata in autogestione con il sostegno del proprio preparatore atletico e quello della Nazionale. Per quanto riguarda gli allenamenti su pista, si va a lavorare meno sulla quantità ma più sulla qualità: si inizia a intensificare la spinta e la potenza in vista dell’inizio della stagione competitiva.
In questo periodo infatti si inizia ad andare in trasferta per prepararsi alle gare e arrivare in perfetta forma alla fine di novembre quando inizia il periodo più inteso. Ad aprile termina il periodo sciistico e abbiamo circa un mese e mezzo di stacco per poi iiniziare nuovamente la preparazione nel mese di giugno.
- Hai iniziato a sciare che eri piccolino, hai coltivato questa passione e oggi scendi le piste migliori del Mondo con la maglia della Nazionale Italiana. Come hai capito che questa disciplina poteva essere il tuo lavoro e quando hai deciso di specializzarti nello Slalom?
Ho una famiglia che ha sempre praticato questo sport e fin da piccolo i miei genitori mi portavano a vedere le gare di mio fratello più grande. All’età di tre anni ho fatto la mia prima lezione di discesa e non ho più smesso. Da più grande ho iniziato a partecipare alle prime gare e piano piano ho iniziato ad vedere i miei primi risultati. Sono entrato a far parte della categoria “allievi” e successivamente in quella “giovani”, iniziando a scendere le piste più importanti ed entrando nel Circuito FIS (Federazione Italiana Sci). Dopo il primo anno nella categoria “giovani” ho capito che questa passione poteva diventare il mio lavoro: sono entrato nella categoria degli osservati nazionali e poi definitivamente nella Nazionale. Per quanto riguarda la scelta della disciplina, il fatto di specializzarmi nello Slalom non è mai stata una decisione che ho preso in maniera diretta. E’ stata più frutto dei risultati che ottenevo e del livello che avevo raggiunto in quelle performance. Per questo, adesso che il livello è sempre più alto e la competizione è sempre più difficile, abbiamo deciso di improntare la mia preparazione maggiormente sullo Slalom e concentrare lì tutte le mie energie.
- Italia, Germania, Argentina, Svizzera sono solo alcuni dei paesi in cui hai gareggiato. Come gestisci le trasferte e quanto è impegnativo mantenere sempre una buona preparazione e un’alta concentrazione tra una gara e l’altra?
Per quanto riguarda la gestione delle trasferte diciamo che è sempre molto caotica, soprattutto negli ultimi anni, per via del cambiamento climatico. La presenza o meno della neve e le temperature calde a inizio stagione comportano tantissimi cambi di programma. I ritiri della Nazionale sono infatti molto ravvicinati perché cerchiamo sempre di allenarci con le condizioni climatiche e la neve migliori. Per questo motivo sia a livello fisico che mentale è molto impegnativo, perché bisogna rimanere sempre concentrati e focalizzati sugli obiettivi dovendo però ritagliare anche dei momenti di stacco mentale. Per la gestione della parte fisica quando siamo in raduno solitamente la mattina usciamo in pista e di pomeriggio facciamo atletica leggera con pesi o lavori specifici sulla rapidità. Quando invece torniamo a casa si lavora in palestra e si cerca di mantenere la forma fisica ottenuta dalla preparazione estiva. Se d’estate si fanno attività molto corpose per aumentare la tua forza fisica, d'inverno si lavora per mantenere l’allenamento evitando l’over training.

- Quali sono gli appuntamenti del 2022 e i tuoi obietti?
Gli appuntamenti del 2022 sono indubbiamente la Coppa Europa, che è il circuito in cui noi della Squadra B della Nazionale dobbiamo affermarci, e i Mondiali Juniores che si svolgeranno a gennaio in Austria. L'obiettivo principale è arrivare a vincere la medaglia nella specialità di Slalom ai Mondiali, mentre nel Gigante mi piacerebbe ottenere comunque un bel risultato perché può diventare la mia seconda specialità. Per quanto riguarda la Coppa Europa punto a stabilizzarmi nelle prime posizioni per affermarmi sempre più in questo circuito e arrivare con la giusta preparazione alla gara più importante, i Mondiali appunto.
- Quanto è importante reintegrare in gara tra una manche e l’altra e come gestisci l’alimentazione nei periodi di allenamento?
Una corretta integrazione nello sport è fondamentale per garantire una buona performance. Purtroppo è un argomento che tante volte passa ancora in secondo piano, perché si pensa maggiormente alla preparazione tecnica e al lato fisico piuttosto che all’alimentazione. Per quanto mi riguarda, sono seguito costantemente da un nutrizionista specializzato che si occupa di organizzarmi integrazione e alimentazione nei vari periodi di allenamento o di gare. Quando inizia la stagione, solitamente, ho un maggiore apporto di carboidrati che mi permettere di avere maggiori energie e riuscire ad immagazzinarne più possibile. Verso aprile/maggio invece ho un’alimentazione più scarica perché si lavora di meno e si consumano meno energie. Per quanto riguarda invece l’integrazione durante gli allenamenti seguo sempre il mio piano alimentare e i consigli del mio nutrizionista.
Corrado vi aspetta sul nostro profilo @sofood.it per tutto il mese di Dicembre con consigli e suggerimenti, oppure puoi seguire le sue gare e i suoi appuntamenti sulla sua pagina IG @corrabarbera
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